La questione dei confini e gli studenti bloccati sono stati sollevati nel primo incontro dopo gli scontri

Per la professoressa indiana Karori Singh, i colloqui faccia a faccia tra i ministri degli Esteri indiano e cinese mostrano ancora una volta che due delle civiltà più antiche si assumono la responsabilità globale per la pace e la prosperità.

Venerdì a Nuova Delhi il ministro indiano degli Affari esteri Subrahmanyam Jaishankar e il consigliere di Stato e ministro degli Esteri in visita Wang Yi hanno chiesto diplomazia e dialogo per porre fine alla crisi ucraina.

Singh, ex direttore del Centro Studi sull’Asia Meridionale presso l’Università del Rajasthan, ha affermato che il discorso a livello ministeriale migliora il loro approccio comune in evoluzione e la collaborazione su questioni globali per plasmare l’ordine mondiale emergente e la pace nel mondo.

Riferendo ai media dopo i colloqui, Jaishankar ha detto: "Sull'Ucraina abbiamo discusso i nostri rispettivi approcci e prospettive, ma abbiamo convenuto che la diplomazia e il dialogo devono essere la priorità".

Entrambi i paesi hanno sottolineato l’importanza del cessate il fuoco in Ucraina.I due hanno adottato una posizione simile sul conflitto Russia-Ucraina nell’ultimo mese, anche alle Nazioni Unite.

Venerdì Wang ha incontrato anche il consigliere per la sicurezza nazionale indiana Ajit Doval.È stata la prima visita di un eminente funzionario cinese dallo scontro dei soldati di frontiera nella valle di Galwan in cui entrambe le parti hanno subito vittime nel giugno 2020.

La visita è stata un passo positivo "poiché è arrivata dopo molto tempo ed era attesa da tempo", ha affermato Ritu Agarwal, professore associato presso il Centro per gli studi sull'Asia orientale dell'Università Jawaharlal Nehru di Nuova Delhi.